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Verso la partita del “cuore biancazzurro”. D’Aleo: ”mettiamoci il cuore”.

Scritto da  Dic 14, 2018

Si avvicina l’appuntamento con la partita del cuore biancazzurro in programma lunedì prossimo allo stadio Esseneto di Agrigento con inizio alle 14,30. Sarà l’occasione per rivedere tanti ex calciatori dell’Akragas e per sostenere la mensa della solidarietà gestita dalla comunità missionaria Porta Aperta di Agrigento.

Il promotore ed organizzatore dell’evento, Gerlando D’Aleo, rivolge un appello alla partecipazione. Ecco le sue parole:

“Questa partita del CUORE BIANCAZZURRO, è la festa dell'appartenenza ai colori biancazzurri, non a caso nella locandina sono raffigurati sotto il cuore biancazzurro, il dodicesimo uomo in campo, i tifosi, il popolo biancazzurro, la Curva Sud dello Stadio Esseneto.

Ed è a loro che mi rivolgo, a loro che hanno sempre sostenuto il gigante, in casa e fuori casa, quando vinceva e soprattutto nei momenti di difficoltà, con il sole e sotto la pioggia, facendo non pochi sacrifici, anche economici, per non mancare mai all'appuntamento domenicale, ad incitare con i loro incessanti cori i ragazzi che a turno nel corso degli ultimi 60 anni e passa di storia hanno indossato la casacca bianco e azzurra.

Il loro canto: "che bello è quando esco di casa per andare allo stadio a tifare il gigante", è diventato il canto di tutti i tifosi dell'Akragas, lo canto io, lo cantano i miei figli, lo cantiamo tutti, è il canto di chi ama questi colori.

Sono tantissimi gli ex giocatori, ex allenatori, ex direttori, ex dirigenti, che hanno aderito con grandissimo entusiasmo a questo momento in cui certamente non potranno mancare loro, gli assoluti protagonisti delle partite dell'Akragas, i tifosi della Curva Sud. A loro chiedo di regalarci una dalle tante coreografie di cui sono capaci.

Oggi, ognuno di noi deve fare qualcosa per tenere in vita la nostra passione.

Io, nel mio piccolo, mi sono preso di coraggio per mettere in pratica qualcosa che mai pensavo sarei stato capace di fare. In tanti hanno capito e poco a poco mi si sono avvicinati per chiedermi se avessi avuto bisogno di aiuto, ed è così che tassello dopo tassello stiamo mettendo sù la nostra festa, una festa che ci meritiamo dopo le tante, troppe amarezze, che invece nessuno di noi merita. 

A loro chiedo di alimentare la nostra passione attraverso quello che sanno fare meglio. Farci cantare tutti per sostenere il gigante”.

 

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