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Akragas, meriti molto di più…

Scritto da  Lug 14, 2018

La nostra Akragas non è quella che oggi, per le carte, “muore”. In realtà in ognuno di noi oggi non scompare e mai accadrà. Ciò che più di ogni cosa rattrista è assistere al fallimento sistematico dei pseudo progetti. Corsi e ricorsi storici si ripropongono puntualmente: non si riesce a costruire società stabili, solide, non c’è forse la volontà reale. La storia ci racconta che non ci sono le competenze adeguate. Non è solo una questione di denaro. Facile dire che viviamo tempi di ristrettezze che si ripercuotono anche nel calcio. E’ vero, ma in parte.

Penso non sia solo una questione di denaro quanto piuttosto di amore vero, passione autentica, di abilità a costruire società vere, di saper coinvolgere, di saper fare i passi giusti, ponderati.

E’ questa la cosa grave che preoccupa e ritengo debba far riflettere. Non esiste una reale programmazione, non c’è oculatezza. Sembra quasi si improvvisi e si viva alla giornata. Della serie quanto dura è fortuna.

Negli anni i vari gruppi dirigenti che si sono succeduti hanno solo prodotto fallimenti: qualche anno di splendore e poi il crollo repentino.

In questi anni, nonostante la sponsorizzazione dell’Enel ottenuta grazie ad Angelino Alfano,  non si è dotato lo stadio “Esseneto” di impianto di illuminazione. Abbiamo sentito solo illusorie promesse. Ed ancora, non è stato realizzato un campo alternativo per gli allenamenti e per il settore giovanile.  A cosa è servito arrivare in serie C se poi non si è stati in grado di mantenerla?

Adesso è il momento di fermarsi e riflettere. Cosa si vuol fare dell’Akragas? Dobbiamo ancora andare avanti con società fantasma? Dobbiamo ancora assistere alla nascita di società capaci di produrre debiti e fallimenti? Dobbiamo ancora far vincere improvvisazione, approssimazione e “quantu dura, dura…”?

L’Akragas merita molto di più. L’Akragas è un’altra cosa. L’Akragas è una parte di tante famiglie agrigentine cresciute all’insegna dei colori biancazzurri. L’Akragas che vogliamo è quella dell’onestà, della programmazione oculata indipendentemente della categoria, con una dirigenza sana, quella che sa far innamorare e conquistare bambini e ragazzi per i valori sportivi che riesce ad esprimere.

I tifosi dell’Akragas oggi chiedono, giustamente, rispetto. Chi non ama realmente questi colori, non ha passione e competenze, per favore, se ne stia lontano. L’Akragas merita di essere presa per mano proprio come un papà fa col proprio figlio… e correre insieme verso nuove vittorie.

Ultima modifica il Sabato, 14 Luglio 2018 15:33
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