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La splendida cornice della calda curva Sud dello stadio Esseneto di Agrigento La splendida cornice della calda curva Sud dello stadio Esseneto di Agrigento

Akragas, cosa succederà? Ipotesi…

Scritto da  Giu 14, 2017

In casa Akragas si sta verificando esattamente quanto già accaduto lo scorso anno di questi tempi. Ovvero, i due massimi esponenti del club biancazzurro, Silvio Alessi e Marcello Giavarini, preannunciano l’impossibilità di proseguire l’attività e, dunque, in mancanza di sostegno economico da parte della classe imprenditoriale e politica, di non iscrivere l’Akragas al prossimo campionato di terza serie.

Lo scorso anno Alessi e Giavarini decisero di andare avanti, insieme all’uomo di mercato ed amministratore delegato Peppino Tirri. Il resto è storia ben nota che culmina con il nuovo comunicato di oggi che, sostanzialmente, ricalca i precedenti.

Una nota che rimarca principalmente l’assenza di interesse da parte di altre forze produttive, almeno stando a quanto scrivono Alessi e Giavarini. L’Akragas, insomma, non interessa a nessuno.

A questo punto cosa potrebbe succedere? Proviamo ad ipotizzare i nuovi (vecchi) scenari. L’Akragas rischia realmente di morire? Che ciò possa accadere in serie C ci appare difficile (ed è anche un auspicio).

Preferiamo tradurre il comunicato di Giavarini e Alessi in un tentativo di far avvicinare altre forze in grado di incrementare le risorse economiche utili ad affrontare la nuova stagione.

Riteniamo molto residue le possibilità che Giavarini e Alessi vogliano completamente estranearsi dalle vicende societarie cedendo il titolo.

Ma, eventualmente, esistono imprenditori interessati a rilevare l’Akragas? Qualora ci fossero dovrebbero farsi avanti pubblicamente. Solo così si potrà avere certezza. Il resto sono solo chiacchiere da bar. “Due cordate, tre cordate, quattro…”. Occorrono i fatti.  

La sensazione è che Alessi e Giavarini anche quest’anno decideranno di proseguire in tandem. Cosa direbbero? Che per amore dell’Akragas e dei suoi tifosi si va avanti per il bene della società e degli innumerevoli sforzi economici e di tempo fatti in questi anni. Progetto giovane, probabilmente ancora con Di Napoli alla guida o, altrimenti, un tecnico emergente capace di lavorare con i giovani.

Potrebbe succedere che ad Alessi e Giavarini si uniscano altri imprenditori vicini ai due. E’ un’altra ipotesi possibile. 

Nel frattempo, i tifosi aspettano e chiedono, in generale, innanzitutto rispetto. Sui social sono numerose le reazioni all’ennesimo comunicato dei vertici dell’Akragas. Dai più emerge il desiderio di normalità in casa Akragas. Meno polemiche e polveroni e più costrutto, se si vuol continuare. L’Akragas ha bisogno di guide solide e certe e non di improvvisazione, pressappochismo, precarietà, “regali” o “gentili concessioni”. I tifosi si dicono sempre pronti a sostenere i progetti seri e duraturi nel tempo. La disaffezione, si palesa, probabilmente, quando si presentano loro “progetti” all’insegna dell’incertezza e dell’instabilità. E l’Akragas non lo merita. Ci piace ricordare la gara spareggio salvezza con il Melfi, l’abbraccio tra tifoseria, squadra e dirigenza, la festa, le lacrime di gioia da parte di tantissimi presenti allo stadio Esseneto e dopo anche fuori. Bisognerebbe ripartire da qui, insieme.  

 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 14 Giugno 2017 20:07
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