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Akragas deludente a Rende. Di Napoli: “Chi non lotta può andare via”.

Scritto da  Dic 31, 2017

Abbiamo definito l’Akragas vista a Rende un gruppo privo di motivazioni, con poca voglia di lottare convintamente. Un gruppo “disgregato”. Anche il tecnico Lello Di Napoli ha avuto la stessa sensazione vedendo i “suoi” all’opera contro i calabri che hanno vinto con merito al cospetto di un’Akragas spenta e rassegnata.

E’ innegabile che ciò possa dipendere anche dalle questioni dirigenziali ma il sospetto che alcuni giocatori abbiano la testa altrove, in prossimità della riapertura del mercato invernale, è più che una sensazione. Così Di Napoli al termine della gara: “Siamo dispiaciuti per la sconfitta maturata per tanti errori banali. Il gol incassato a freddo, ha pesato molto perché partire subito da uno a zero non è mai facile. Abbiamo avuto troppa ansia e fretta di pareggiare, non siamo più riusciti a giocare palla a terra come sappiamo.

La sconfitta è meritata e onore al Rende che ha disputato una buona partita. È una battuta d'arresto che fa male.  E' giusto che ora i giocatori si assumano le proprie responsabilità. Se lo ritiene opportuno, la società può prendere provvedimenti disciplinari. Voglio nella mia squadra solo giocatori determinati a salvare la categoria, perché io credo fermamente nella salvezza. Adesso c'è la sosta e alla ripresa degli allenamenti mi aspetto solo gente che ha voglia di lottare per questa maglia. Sono arrabbiato e deluso. Chi non se la sente può andare via".

Resta aperto il nodo legato al futuro della dirigenza. Agrigento rischia di perdere la serie C conquistata dopo un trentennio di sofferenze sportive. E, indipendentemente dalla resa agonistica dei calciatori, la responsabilità maggiore sarebbe proprio di chi ha gestito il club in questi anni di professionismo fino a questi giorni. Società che, alla luce dell’attuale situazione, ha “fallito” nella programmazione complessiva. Se una società professionistica in tre anni non riesce a realizzare un impianto di illuminazione nel proprio stadio è, quanto meno, incapace e inadatta a misurarsi in un palcoscenico di prestigio quale la terza serie nazionale. Il Rende gioca regolarmente nel proprio stadio. La Sicula Leonzio neopromossa quest’anno sta affrettando i tempi per mettersi apposto con le disposizioni della Lega. Il Troina, squadra di serie D che sta per affacciarsi in C, sta programmando in tempo per farsi trovare pronta all’appuntamento. Ad Agrigento si chiacchiera inutilmente da anni. Solo parole. E la “C” si allontana sempre più insieme ai tifosi sempre più amareggiati, delusi e traditi.  

 

 

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