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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Il girone A del campionato di Eccellenza entra nel vivo e l’Akragas vuole giocarsi fino in fondo le chance di promozione in serie D. Il colpo esterno di Favara e la ritrovata prima posizione, grazie al pari interno dell’Enna nel derby con la Leonfortese, hanno riportato maggiore fiducia nella tifoseria biancazzurra.

 

La prestazione, al cospetto di una squadra ben organizzata davanti ad un pubblico interamente favarese, rafforza la potenzialità dell’Akragas che pur non essendo al top della condizione è apparsa in crescita, con personalità e temperamento.

 

Per domenica prossima (5 marzo) il club chiama a raccolta tifosi e appassionati per la gara all’Esseneto. Con la Mazarese indetta la “giornata biancazzurra”: non saranno validi gli abbonamenti e non ci saranno ingressi di favore.

 

Sono le ultime sette decisive partite, sette finali per continuare a sognare. Il sostegno del pubblico sarà fondamentale per far sentire il calore alla squadra di Nicola Terranova e trascinarla al successo.

 

Il prezzo dei tagliandi rimane invariato:

Curva   7 euro 

Tribuna coperta  12 euro 

Tribuna Vip  20 euro 

Donne  5 euro 

Settore ospiti  10 euro

 

Voglia di festeggiare con la squadra, di abbracciare i protagonisti del bel pomeriggio biancazzurro. La vittoria in trasferta a Favara galvanizza l’ambiente agrigentino.

Al termine della gara del “Bruccoleri” numerosi sostenitori dell’Akragas si sono radunati allo stadio “Esseneto” per festeggiare l’importante successo con la squadra e lo staff tecnico.

Costretti a seguire la squadra tramite i social, a causa del divieto, nel pomeriggio hanno liberato la gioia nel tempio agrigentino del calcio. Cori, abbracci, tamburi e sciarpe biancazzurre.

L’Akragas infiamma il calore dei tifosi che continuano a sostenere la squadra e sognare.   

  

L’Akragas vince la gara del “Bruccoleri”. In uno stadio gremito i biancazzurri ottengono tre punti importantissimi per la corsa promozione. La squadra di Terranova si è imposta giocando una gara accorta ma anche di personalità e temperamento.

A decidere il match è stato l’esperto Desiderio Garufo su calcio di rigore all’ottavo minuto del secondo tempo ma grande merito è da attribuire al giovane Bruno, bravissimo ad entrare in area e procurarsi il penalty concesso senza alcuna esitazione dal direttore di gara Laugelli di Casale Monferrato. Bruno è stato certamente uno dei grandi protagonisti della gara vinta dall’Akragas: un giovane che da alcune settimane si sta mettendo in mostra ed è in continua crescita.

L’esecuzione di Garufo è stata praticamente perfetta. Il gol dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato. Nella ripresa la Pro Favara ha alzato il baricentro ed in qualche occasione si è presentata dalle parti del portiere Elezaji che comunque non è stato chiamato ad interventi difficili. Il tecnico agrigentino Terranova ha poi dato spazio a Caccetta e Mansour. L’Akragas ha badato a controllare giocando di rimessa.

La Pro Favara recrimina per un calcio di rigore non concesso e sul finire Mansour ha avuto la palla del due a zero ma Miano ha evitato il gol.

Finisce con la l’esultanza dei giocatori dell’Akragas e la delusione dei tifosi della Pro Favara che in massa avevano riempito lo stadio comunale Bruccoleri e che speravano nel successo per accorciare il divario dall’Akragas e continuare a sperare nel sogno promozione.

Per l’Akragas la vittoria significa aggancio in vetta. I giganti tornano al comando della classifica a quota 55 in virtù del pari interno dell’Enna con la Leonfortese (0-0). Il successo dell’Akragas ha un sapore speciale perché arriva in un periodo di forma non particolarmente esaltante: tanti giocatori non sono al meglio della condizione e qualcuno sta andando in campo stringendo i denti dimostrando grande professionalità e attaccamento alla maglia. Tre punto d’oro che rilanciano le quotazioni dei “giganti” anche sotto l'aspetto motivazionale e del morale. Il gruppo, ricompattato, lancia un chiaro messaggio al campionato: quest'Akragas vuol esserci fino in fondo.    

 

Nella sala stampa dell’Esseneto a commentare la gara vinta con la Parmonval anche Alessio Mannina.

 

“Abbiamo avuto la fortuna di sbloccarla con Simone Brunetti e poi tutto è diventato più semplice. Era importante la vittoria e l’abbiamo conquistata. Adesso pensiamo alla prossima. E’ un campionato molto combattuto con diverse squadre in lizza nelle prime posizioni. Domenica ci attende una gara molto difficile a Favara e daremo il massimo.

Perché gli attaccanti non segnano? E’ difficile da spiegare ed avere la risposta precisa alla domanda. Può darsi che siamo noi a non servirli con precisione, talvolta sbagliamo l’ultimo passaggio ed hanno tre, quattro avversari addosso. Purtroppo per adesso va così ma sono sicuro che presto si sbloccheranno. Ho fiducia nei miei compagni”.  

 

 

Primo gol in maglia biancazzurra per il centrocampista Simone Brunetti. Il giocatore romano si gusta la vittoria ed il primo gol con l’Akragas su calcio di punizione.

“Sono andato sul punto di battuta convinto di fare gol. In settimana mi sono allenato molto anche sui calci piazzati ed è andata bene. Sono contento per questo gol e spero di farne altri, anche più importanti.

Partita facile con la Parmonval? Non proprio. Siamo stati bravi a sbloccarla e poi è stato più semplice. Bisogna continuare così. Stiamo crescendo. Il gol di Semenzin domenica scorsa con lo Sciacca ci ha dato nuova energia e fiducia. Ora ci aspettano otto finali in cui daremo tutto”.

 

La prima delle ultime nove finali è vinta. Come da pronostico, l’Akragas supera agevolmente 3-0 la Parmonval, fanalino di coda del girone A di Eccellenza, e continua l’inseguimento alla capolista Enna, anch’essa vittoriosa sul campo della Resuttana San Lorenzo.

All’Esseneto compito facile per i biancazzurri di Nicola Terranova. Il tecnico di Mazara del Vallo ha risparmiato gran parte dei giocatori più importanti dando spazio a chi finora ne ha avuto meno. Nota positiva della giornata - oltre alla vittoria – il rientro in campo del centrocampista Cristian Caccetta dopo il lungo infortunio. Il suo ingresso in campo durante il secondo tempo è stato salutato da un fragoroso applauso del pubblico agrigentino che ora confida nella sua esperienza per meglio affrontare la seconda parte di campionato.

L’Akragas la sblocca dopo 17 minuti con Simone Brunetti direttamente su calcio di punizione. Il raddoppio al 26esimo con il solito puntuale difensore argentino Barrera bravo a farsi trovare pronto in area sugli sviluppi di un fallo laterale. Nella ripresa la terza marcatura siglata al 61esimo da Alessandro Noto con un bel colpo di testa. I biancazzurri non vanno oltre nel punteggio.

La Parmonval ha provato a tenere testa alla più quotata Akragas ma senza riuscirci. I palermitani hanno colpito un palo con Zerbo.

Con i tre punti l’Akragas sale in classifica a quota 52. L’Enna – come detto – mantiene il primato (54 punti) grazie ai gol di Arcidiacono e Cocimano. Bene anche la Pro Favara, prossima avversaria dell’Akragas, vittoriosa fuori casa col Marineo 2-0 con gol di La Piana e l’ex biancazzurro Caternicchia.

La classifica resta, dunque, immutata nelle prime posizioni. L’Akragas deve ora concentrarsi sulla gara del “Bruccoleri” con la Pro Favara di grande importanza in chiave promozione.    

 

Dalla straordinaria vittoria della scorsa settimana con la capolista Cantù alla sconfitta esterna con la Stella Azzurra Roma, ultima in classifica. Sul parquet di Guidonia, la Fortitudo Moncada Agrigento incappa in una serata negativa. Biancazzurri sconfitti 76 -63.

C’erano molte aspettative per una gara che avrebbe potuto ulteriormente rilanciare la squadra agrigentina in chiave play off ed, invece, è andato tutto storto. Ad iniziare dall’espulsione per proteste di coach Devis Cagnardi dopo pochi minuti di gioco, che a fine gara il tecnico biancazzurro non ha saputo spiegarsi.

Una serata in cui la Fortitudo è apparsa la brutta copia della squadra perfetta vista con Cantù: fragilità in difesa e in attacco, palle perse ed errori nei tiri liberi. L’assenza di Cosimo Costi si è fatta sentire e chi è andato in campo è apparso sotto tono. Non sono bastate le buone prove di Grande e Chiarastella per fronteggiare i laziali, molto più motivati e brillanti. La Stella Azzurra, eccetto rarissimi sprazzi, ha sempre condotto il match.

Nonostante il rendimento al di sotto delle possibilità, Agrigento nel secondo tempo dava l’impressione di poter alzare la testa ma nei momenti chiave ha fallito le sue chance per portare a casa i due punti.

Al contrario, Roma non sbaglia un colpo, con Rullo e Visintin e con un parziale di 25-13 vince il match.

A fine partita le scuse di coach Cagnardi alla squadra ed alla società per l'espulsione subita ad inizio partita. Il tecnico biancazzurro ha riconosciuto la sconfitta figlia di una prestazione negativa che deve essere cancellata in fretta.

Torna utile la sosta di una settimana. La Fortitudo Moncada domenica prossima osserverà un turno di riposo perché un giocatore di Torino è impegnato in nazionale. 

 

Il tabellino:

E-Gap Stella Azzurra Roma - Moncada Energy Agrigento 76-63 (20-16, 12-12, 19-22, 25-13)

E-Gap Stella Azzurra Roma: Jacopo Giachetti 15 (3/4, 0/2), Duane Wilson 12 (5/7, 0/4), Roberto Rullo 12 (3/3, 2/5), Matteo Visintin 12 (3/6, 0/2), Samuel jamal Givens 8 (4/8, 0/0), Emmanuel Innocenti 7 (0/0, 2/2), Lazar Nikolic 5 (1/2, 1/3), Alberto Chiumenti 5 (1/1, 0/0), Matteo Ferrara 0 (0/2, 0/0), Fabrizio Pugliatti 0 (0/0, 0/0), Riccardo Salvioni 0 (0/0, 0/0), Lucas Fresno 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 21 / 27 - Rimbalzi: 36 8 + 28 (Lazar Nikolic 10) - Assist: 9 (Duane Wilson 3)

Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 18 (3/7, 3/7), Albano Chiarastella 11 (2/4, 2/3), Daeshon Francis 10 (5/9, 0/1), Kevin Marfo 9 (3/6, 0/0), Matteo Negri 7 (1/2, 0/2), Lorenzo Ambrosin 6 (0/3, 2/10), Mait Peterson 2 (1/1, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/1), Cosimo Costi 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 19 - Rimbalzi: 24 7 + 17 (Kevin Marfo, Lorenzo Ambrosin 6) - Assist: 8 (Lorenzo Ambrosin 3)

Vittoria della convinzione, del cuore, della volontà. L’Akragas ritrova il successo. All’Esseneto batte lo Sciacca e incamera tre punti importanti in chiave vertice della classifica. Come accaduto a Caltanissetta, la vittoria è arrivata all’ultimo respiro, al minuto 96, messo a segno da Semenzin, al rientro dopo lo stop per un infortunio.

L’argentino ha gonfiato la rete dello Sciacca e liberato la gioia per un gol preziosissimo che ha fatto finalmente tornare il sorriso ai tifosi biancazzurri.

L’Akragas ha vinto con merito una partita non semplice contro un’avversaria che ha pensato più a difendersi che ad attaccare e stava quasi per riuscire nell’intento di portare via un punto, anzi anche la vittoria nei minuti conclusivi se il portiere Elezaji non avesse neutralizzato la conclusione di Nicosia. E’ stata l’unica occasione costruita dalla formazione di Totò Bruccoleri.

L’Akragas ha avuto il pallino del gioco. I biancazzurri hanno costruito diverse occasioni ma hanno peccato di imprecisione complice la bravura dell’esperto portiere ospite Zummo.  La squadra di Nicola Terranova è apparsa più motivata e determinata ad ottenere la vittoria anche se deve ancora ritrovare lo smalto migliore. La vittoria fa ben sperare per il proseguo a patto che il gruppo si stringa sempre più e coaguli le forze per tornare a giocare col vigore della prima parte della stagione. I tifosi sperano di rivedere presto l’Akragas travolgente, capace di dominare gli avversari con personalità e autorevolezza.

L’Akragas torna momentaneamente in testa alla classifica con 49 punti: l’Enna (48)  dovrà recuperare la gara interna al “Gaeta” contro il Misilmeri.

A fine partita nella sala stampa dello stadio Esseneto il tecnico dell’Akragas, Terranova, si sofferma sull’importanza del successo in un periodo molto delicato della stagione. “E’ una vittoria che ha un grande valore perché la partita non era semplice. Affrontavamo una squadra che la scorsa settimana aveva concesso appena un tiro ed un calcio d’angolo all’Enna. Noi siamo stati bravi perché ci abbiamo creduto fino alla fine, abbiamo creato diverse occasione da gol, abbiamo tirato 13 corner contro uno, abbiamo subìto il primo tiro in porta al 90esimo rischiando anche di prendere gol ma alla fine siamo stati premiati per la grande voglia che avremmo dovuto mettere nelle precedenti due partita. Andiamo avanti con fiducia con la consapevolezza che il campionato è difficile, dobbiamo essere bravi a preparare sempre al meglio le partite. Se è la vittoria della svolta? Ci auguriamo di sì. Chiaramente dobbiamo continuare a lavorare con sempre maggiore impegno per essere più concreti sotto porta. Nell’ultima parte ho dovuto mettere in attacco anche i due difensori centrali per scardinare la difesa ospite. Alla fine siamo stati premiati”.

Dispiaciuto per la sconfitta il tecnico ospite Totò Bruccoleri che sperava nel punticino. “Abbiamo commesso qualche errore di inesperienza che ci è costato caro contro una squadra importante. Nel primo tempo ce la siamo giocata quasi alla pari, poi nella ripresa l’Akragas ha alzato il baricentro pur rischiando di subire il gol con una nostra ripartenza. Il rammarico sono anche i due episodi, uno per tempo. Anche un cieco si sarebbe accorto di un calcio di rigore nettissimo in nostro favore. Non vorrei che ci fosse una sudditanza psicologica contro lo Sciacca. Sono stato allontanato dalla panchina senza aver detto nulla. Scusatemi ma qualcosa non mi convince. Merito, comunque, all’Akragas che avrebbe potuto finalizzare prima le occasioni create. Noi abbiamo provato a portare via almeno un punto e con un pizzico di fortuna avremmo potuto fare il colpaccio”.

  

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