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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

 

Ci teneva a congedarsi nel miglior modo possibile ed è arrivata una bella vittoria. L’Akragas batte il Portici allo stadio Esseneto e saluta i tifosi con tre punti che non servono per la classifica – la squadra di Coppa è salva da qualche settimana – bensì per il morale di un ambiente sottotono a causa delle prestazioni deludenti nell'ultimo periodo.

Davanti a pochi spettatori - ma in compenso nel settore della curva Sud si sono rivisti i tifosi organizzati - i biancazzurri hanno regalato buone trame di gioco. Gara decisa dopo 8 minuti da Casadidio. Lui il finalizzatore ma il merito è da condividere con il giovane talentuoso Di Mauro, protagonista di una cavalcata sulla fascia che lo ha portato a servire in area un pallone invitante per Casadidio che ha depositato in gol.

Il Portici, anch’esso salvo, ha giocato la sua partita a viso aperto provando a pareggiarla e dimostrando un’ottima organizzazione di gioco e solidità. Le motivazioni dei padroni di casa sono state superiori ed hanno fatto la differenza.

Da evidenziare nell’Akragas l’esordio del portiere Pozzi, già da qualche tempo in forza al club agrigentino.

Finisce così una stagione nel complesso positivo per l’Akragas, seppur con alti e bassi. Al ritorno in D la squadra di Marco Coppa ha centrato l’obiettivo stagionale. Adesso il club parla di riorganizzazione per il prossimo anno e confida di costruire una squadra che – allargando la base societaria – possa puntare a posizioni di vertice.

In sala stampa soddisfazione in casa Akragas. Il tecnico Coppa e due dei veterani del gruppo, Grillo e Sanseverino, hanno sottolineato il lavoro svolto da un gruppo unito e che, forse, avrebbero potuto fare meglio se allo stadio Esseneto ci fosse stato un terreno di gioco migliore. Coppa ha elogiato i giocatori, molti dei quali giovani, ed ha ringraziato i suoi collaboratori e quanto hanno sostenuto  l’Akragas in tutti i momenti della stagione. Il futuro è ora tutto da programmare.

 

Finale di stagione da dimenticare per l’Akragas. La squadra di Marco Coppa perde ancora una volta. I biancazzurri ne incassano quattro a Siracusa a testimonianza di come oramai, a salvezza acquisita, la squadra di Coppa sia con la testa altrove. Il Siracusa, forte del secondo posto in classifica, ha fatto un sol boccone dell’Akragas.  

Vittoria degli aretusei maturata nel secondo tempo. L’Akragas regge 45 minuti. I padroni di casa la sbloccano dopo 10 minuti della ripresa su calcio di rigore trasformato dall’esperto Manuel Sarao che si ripete qualche minuto dopo su una ripartenza. Due a zero. L’Akragas subisce il gioco dei padroni di casa che timbrano anche una traversa e un palo con l’incontenibile Alma.

Il Siracusa va in gol con Maggio al 70esimo e quattro minuti dopo cala il poker con Arcidiacono.

Finisce così. Un’altra pesante sconfitta esterna per l’Akragas che adesso attende l’ultima di campionato, domenica all’Esseneto col Portici, per chiudere il campionato e pensare al futuro. L'Akragas tra le agrigentine è quella più indietro in classifica con 39 punti. Il Licata ne ha 43 mentre il Canicattì 45.

 

 

Akragas forte dei punti salvezza già acquisiti. San Luca con ancora il proprio destino da stabilire. La differenza sta proprio lì e la diversa condizione di classifica ha influito sul risultato maturato nel silenzio dello stadio di Agrigento, davanti a pochissimi spettatori.

Il San Luca ha meritatamente vinto il confronto con l’Akragas, due a uno. La squadra di Marco Coppa, nonostante i consueti buoni propositi pre gara, ha giocato una gara opaca, con scarsa incisività e determinazione non adeguata ad ottenere un risultato positivo. L’atteggiamento – va rimarcato - non è stato quello giusto. La squadra ha deluso le aspettative. A fine gara lo hanno riconosciuto in sala stampa anche il capitano Alfonso Cipolla e l’esperto Desiderio Garufo, che hanno chiesto scusa alla tifoseria e alla società promettendo una conclusione della stagione più consona al blasone del club.

Anche il dirigente Giuseppe Deni si è detto deluso richiamando la squadra ad un maggiore impegno per questo finale di stagione. Deni ha dichiarato che se l’attuale gruppo dirigenziale dovesse proseguire il progetto – come molto probabile – nel prossimo campionato l’Akragas vorrebbe presentarsi con ambizioni diverse, puntando ad un torneo d’alta classifica.

Tornando alla gara con il San Luca, l’Akragas l’aveva sbloccata dopo 12 minuti con Litteri su calcio di rigore. Tre minuti dopo il pareggio del San Luca con Pelle. Al 42esimo il gol partita degli ospiti con Diarra.

Tre punti preziosi per il San Luca in chiave salvezza. Per l’Akragas una battuta d’arresto che fa male per il morale dell’ambiente che avrebbe gradito un impegno e un risultato diverso. A fina partita il tecnico Coppa l’ha definita la più brutta prestazione dei suoi in casa. Una mancanza totale di impegno e di professionalità che dovrebbero, invece, esserci sempre.  

 

Quando può non perde l’occasione di tornare ad Agrigento. L’Akragas continua ad essere nel cuore dell’imprenditrice lombarda Sonia Giordano, già presidente del club biancazzurro qualche stagione addietro.

Sonia Giordano oggi allo stadio Esseneto ha seguito la gara con l’Acireale e si è intrattenuta con gli sportivi agrigentini. A fine partita è intervenuta in sala stampa.

“Tornare qui è sempre una grande emozione. L’Akragas è nel mio cuore così come la gente di Agrigento. Tanti mi scrivono e non mancano di farmi sentire la loro vicinanza in un periodo delicato della mia vita, in cui sto combattendo il mio campionato della vita… Ma oggi voglio ringraziare pubblicamente in particolare il vice presidente Carmelo Callari, che mi è sempre vicino, e Giuseppe Deni. Sono contenta di tornare ad Agrigento anche se sinceramente mi aspettavo una presenza maggiore di tifosi allo stadio. Spero di vederne di più in futuro.

 

Il mio futuro? Ho due obiettivi. Il primo sconfiggere il cancro e poi sinceramente ho il grande desiderio di tornare ad Agrigento. L’Akragas è nel cuore”.

 

 

Felice per il conseguimento della salvezza la presidente Roberta Lala che in sala stampa si rivolge all’amministrazione comunale.

“Come società abbiamo mantenuto la promessa fatta ai tifosi ma adesso mi rivolgo all’amministrazione comunale affinché acceleri l’iter per la pubblicazione del nuovo bando per l’affidamento dello stadio Esseneto che, come si sa, è stato ritirato in autotutela. I tempi sono fondamentali perché vorremmo programmare un campionato che ci veda protagonisti. Non possiamo perdere tempo. Abbiamo la parola del sindaco Miccichè e non voglio pensare che venga meno a quanto garantito riguardo la celerità nella pubblicazione. Vorremmo avere la possibilità di fare qualcosa di importante per la città e per la nostra Akragas”.

 

Nell’ultimo minuto di recupero, nell’ultima azione d’attacco l’Akragas riesce ad acciuffare un pari meritato con l’Acireale ma che a quel punto della gara sembrava tramontato. A regalare la gioia ai tifosi presenti all’Esseneto è stato il difensore gelese Richici bravo a raccogliere il traversone dall’ottimo Grillo e, lasciato solo dai granata di Marra, dall’interno dell’area di rigore di piatto ha battuto il bravo portiere Zizzania.

L’Akragas esulta per il pareggio che vale la salvezza nel campionato di serie D. Un punto d’oro contro un buon Acireale che al 17esimo del secondo tempo era riuscita a sbloccarla su rigore con l’attaccante Cicirello per un fallo di mano di Garufo.

A fine gara soddisfazione ed un pizzico di emozione nelle parole del tecnico agrigentino Marco Coppa per l’obiettivo raggiunto. Parole pronunciate con gli occhi lucidi che sanno di congedo.

“Credo che non sarebbe stato giusto uscire dal confronto con una sconfitta. Non me ne voglia il collega Marra ma se c’è stata una squadra superiore all’altra questa è l’Akragas, forse per le maggiori motivazioni. Il mio stato d’animo? Sono stanco ma molto contento. Venire a lavorare in una piazza importante come Agrigento non era semplice, anche perché molto esigente e vuole sempre vincere. Il nostro obiettivo raggiunto vale doppio perché non avevamo una corazzata ma una squadra molto giovane. Abbiamo centrato la salvezza non mettendola mai in discussione. L’Akragas non è mai stata invischiata nella zona play out. Desidero ringraziare in primis il presidente ed il direttore Cammarata perché sono stati i primi a credere in me e poi tutti i collaboratori. Insieme abbiamo fatto un grande lavoro che mi auguro verrà ricordato dai tifosi”.

Di cuore oltre l'ostacolo ha parlato il direttore sportivo Peppe Cammarata.

 

“La squadra ha dato tutto, ha creato tantissimo e penso che il risultato di parità è il minimo che potessimo raccogliere. Il sapore della salvezza? Bellissimo e lo voglio condividere con la città, con i nostri meravigliosi tifosi e con tutti i collaboratori. Restano tre partite che onoreremo dando il massimo per fare più punti possibili”.  

 

L’Akragas imbarca 5 gol a Reggio Calabria. Turno infrasettimanale prepasquale amaro per l'Akragas. Biancazzurri pesanemente sconfitti, 5 a 1, al "Granillo" da La Fenice.

L'Akragas ha resistito solo 15 minuti per poi cedere ai granata di Trocini, apparsi con maggiori motivazioni oltre che cifra tecnica più elevata.  

 

La Fenice sblocca il match con Renelus e al 17esimo e 40esimo sigla il secondo e terzo gol con capitan Barillà. Il primo tempo si chiude sul tre a zero.

Leggero sussulto d’orgoglio dell’Akragas in avvio di secondo tempo con Liga che accorcia le distanze. Ma i reggini di mister Trocini prendono il largo con Girasole e Marras. Cinque a uno e partita mai messa in discussione.

“L’Akragas è rimasta in albergo. Pessimo approccio alla gara. Non si può venire a Reggio Calabria e fare una simile prestazione”. Il direttore sportivo dell’Akragas Giuseppe Cammarata in sala stampa chiede scusa alla società per una prestazione assai deludente. “Noi siamo l’Akragas, rappresentiamo un club glorioso e una città importante, non possiamo permetterci di fare simili pessime figure. Siamo scesi in campo consegnandoci ad un ottimo avversario. Necessitava una prestazione diversa. Sono molto rammaricato”.

A chi fa notare al tecnico dell’Akragas che la sua squadra è rimasta negli spogliatoi, Marco Coppa smorza e corregge: “Purtroppo è vero che in casa siamo una squadra e fuori un’altra ma la spiegazione sta nel fatto che siamo una squadra molto giovane con pochi giocatori d’esperienza. Ma non credo proprio che siamo rimasti negli spogliatoi perché fino al loro primo gol pensavo addirittura che avessimo in mano la gara. Sul tre a uno ho rivisto la mia squadra giocare come nel primo quarto d’ora. Onore e merito a La Fenice che ha meritato la vittoria”.  

 

 

Una prestazione pressocché perfetta e l’Akragas all’Esseneto conquista tre punti fondamentali per la salvezza. La Nuova Igea Virtus può ben poco contro la maggiore determinazione, incisività e brillantezza fisica.

Tre a zero tondo e partita mai messa in discussione, dominata dalla squadra di Marco Coppa, bravo ad azzeccare le mosse tattiche e le sostituzioni. Chiunque va in campo dà il massimo ed è perfettamente inserito nei meccanismi del tecnico catanese. Nonostante le importanti assenze del capitano Cipolla, di Sanseverino e Puglisi, l’Akragas gioca un buon calcio.

Tutti da elogiare ma oggi, in particolare, è stata la partita di Gianluca Litteri. Il centravanti è sempre più in forma ed è decisivo. La sua esperienza è il valore aggiunto in una squadra prevalentemente giovane. Dopo un inizio sotto tono dei padroni di casa, è proprio l’ex bomber di Cittadella e Triestina a mettere il sigillo sulla prima marcatura. Si procura un calcio di rigore alla mezzora del primo tempo e lo trasforma con freddezza e precisione.

Nel secondo tempo l’Akragas cresce e cerca la via del raddoppio che arriva al 77esimo ancora su rigore firmato da Grillo e all’87esimo il tris con il nuovo entrato Gonzalez.

L’Igea Virtus non ha mai procurato pericoli alla porta difesa da Sorrentino. L’Akragas sale in classifica a quota 38 punti raggiungendo proprio i messinesi di Ciccio Di Gaetano. Non c’è ancora la matematica salvezza ma l’Akragas è oramai praticamente al riparo da spiacevoli sorprese. In sala stampa raggiante il tecnico Marco Coppa. “L’Igea Virtus proveniva da dieci risultati utili consecutivi e non era facile. I ragazzi sono stati ancora una volta stupendi. Hanno offerto un’ottima prestazione. E’ un gruppo formidabile, unito, solido, che vale la pena custodire per il futuro. Non c’è ancora la matematica salvezza ma indubbiamente abbiamo fatto un ulteriore importante passo avanti verso l’obiettivo. E’ una vittoria che dedichiamo a Ciccio Nobile, nostro collaboratore tecnico ma principalmente primo tifoso. Prima della partita ha avuto un malessere ma fortunatamente ora sta bene”.

Soddisfatto anche il vice presidente Carmelo Callari.

“Siamo molto contenti per una vittoria che ci proietta verso la salvezza in serie D. Era il nostro principale obiettivo e lo abbiamo praticamente raggiunto. Complimenti alla squadra e allo staff tecnico per l’ottimo lavoro. Il futuro dell’Akragas ? I prossimi giorni saranno decisivi. Avremo una riunione nella quale decideremo il da farsi. Desidero intanto ringraziare i nostri stupendi tifosi e quanti ci hanno finora seguito con amore e passione”.  

 

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