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Ciani: “Dobbiamo reagire tutti insieme. Il presidente? Ci stimola”

Scritto da  Mar 09, 2017

Dimenticare subito la grande delusione della Coppa Italia e la prova al di sotto delle aspettative contro Bologna e concentrarsi sul campionato. La Fortitudo Moncada Agrigento riparte da Rieti con l’intento di superare l’ennesimo momento negativo della stagione. Il presidente Salvatore Moncada in questi giorni ha espresso la propria delusione nel vedere una squadra priva di mordente, scarica, quasi priva di fame sportiva. Oggi il coach Franco Ciani ed uno dei veterani del gruppo, Marco Evangelisti hanno parlato anche di questo durante la conferenza stampa di presentazione della prossima gara di Rieti.

Per Franco Ciani bisogna ripartire azzerando quanto accaduto a Bologna ma conservando il ricordo tecnico degli errori.

“La squadra in passato ha dato dimostrazione di saper affrontare i periodi negativi, reagire ed a superarli. Il rammarico adesso è quello che non riusciamo a non ricadere nei soliti problemi. L’aspetto positivo è che ogni volta siamo capaci di ripartire e ricercare nuovi stimoli e motivazioni.

Durante la settimana lavoriamo bene ma purtroppo non riusciamo a raccogliere i frutti sperati. Chiaramente non possiamo nascondere la delusione per non aver fatto bene in Coppa Italia. Gli ultimi 15 minuti con Bologna sono stati davvero molto negativi: lo riconosciamo e dobbiamo fare tesoro di quanto accaduto per ripartire.

Abbiamo la fortuna che quanto accaduto a Bologna non ha ripercussioni sul  campionato. Mettiamo un punto sulla Coppa e ci concentriamo sul campionato. Andremo a giocare a Rieti, su un campo caldo (il più multato della categoria) ma non per questo violento seppur ai limiti della correttezza sportiva.

Rieti è un’avversaria che attraversa un buon momento e che ha mestiere, atletismo, fisicità, buoni tiratori. Sarà una partita molto difficile e dovremo affrontarla con lo spirito giusto, combattivo.

A proposito dello sfogo del presidente, dico che il presidente ha tutto il diritto di esternare le proprie considerazioni e noi abbiamo il dovere di recepirle in chiave positiva, di stimolo, incentivo a fare meglio. Sono certo che se dovessimo inanellare una serie di successi e di chiudere la stagione regolare al secondo il primo ad essere contento di non aver avuto la conferma delle proprie parole sarebbe proprio il presidente. Io sono certo che i ragazzi (vecchi e nuovi) hanno ancora le motivazioni per fare bene ad Agrigento ma chiaramente dovremo dimostrarlo tutti insieme”.

Amareggiato e desideroso al contempo di dimostrare d’essere ancora affamato di successi anche Marco Evangelisti.

“Respiriamo aria di delusione. Siamo delusi come squadra. Peccato perché avevamo raggiunto un grande obiettivo e non lo abbiamo onorato al meglio. C’è rabbia e rammarico perché avremmo dovuto fare di più e meglio. Dobbiamo renderci conto che bisogna crescere in alcuni aspetti perché altrimenti corriamo il rischio di arrivare ad ogni appuntamento nello stesso modo.

In settimana abbiamo ancora parlato a lungo all’interno del gruppo ed analizzato diverse cose. Cercheremo di venirne fuori dando ciascuno il proprio contributo. Lo abbiamo detto più volte quest’anno e ne siamo consapevoli, ma non conosco altri metodi se non il lavoro.

 

Le parole del presidente? E’ comprensibile la sua delusione. Chi ci vede giocare può pensare che non abbiamo fame di vittorie. Posso dire che francamente non è così. Facendo riferimento alla cosiddetta vecchia guardia, il presidente probabilmente avrà voluto stimolarci affinché possiamo fungere da trascinatori nei confronti di chi è arrivato quest’anno. L’amarezza del presidente è comprensibile: chi sborsa tanto denaro ha il sacrosanto diritto di parlare ed esprimere la propria delusione. Per quanto mi riguarda farò quel che posso per contribuire a tirare fuori la squadra da questa situazione”.

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