L’eroe di giornata è ancora Desiderio Garufo. E’ lui a sbloccare la partita col Gela su calcio di rigore all’ultimo secondo della fase di recupero (centesimo minuto), all’ultimo respiro, tanto che alla fine è crollato, sfinito, sul tappeto verde dell’Esseneto. Pallone in rete con freddezza ed esperienza ed il direttore di gara fischia la fine.
L’Akragas vince di misura la gara col Gela degli ex Andrea Pensabene e Stefano Piazza e conquista tre punti pesantissimi che la proiettano nuovamente in testa alla classifica con 62 punti insieme all’Enna, costretta al pari in trasferta dal Casteldaccia. Il Gela contesta in maniera accesa la decisione dell’arbitro e ingoia il boccone amaro.
Il titolo più comune in questi casi sarebbe: “Akragas, dall’inferno al paradiso”. Ed effettivamente sintetizza bene il pomeriggio di grande sofferenza allo stadio Esseneto in cui i biancazzurri hanno faticato oltremodo per avere ragione dei nisseni. I gialloneri di Pensabene hanno giocato una gara di grande agonismo, grinta, ritmo e determinazione. L’Akragas in casa ha faticato molto contro l’intraprendenza del Gela, in piena lotta per evitare la retrocessione. Nel primo tempo i biancazzurri non sono mai riusciti a costruire vere azioni gol, chiusa da un Gela molto ben messo in campo, volitivo, bravo negli anticipi e nei contrasti. Gli ospiti ci hanno provato in due occasioni con Abate e Tomaino. Nella ripresa l’Akragas ha alzato il baricentro affidandosi a lanci lunghi alla ricerca dell’imbeccata giusta. Sul finire di gara i padroni di casa hanno sfiorato il gol in qualche occasione fin quando sono stati bravi, in extremis, a guadagnarsi il calcio di rigore con Ciccio Vitelli (subentrato nella ripresa a Pavisich) e, soprattutto, a trasformarlo con l'implacabile Garufo. Il crederci fino all'ultimo respiro ha premiato la squadra di Nicola Terranova, che ha chiuso il confronto in dieci uomini per l'espulsione di Barrera (doppio giallo).
All’Esseneto è l’apoteosi. Sul volto dei tifosi è tornato il sorriso dopo una partita complicata e orientata oramai verso l’ennesimo pari. Alla fine tutti sotto la Sud a ricevere gli applausi dei tifosi organizzati. Il più acclamato è Garufo che riceve gli abbracci dai compagni di squadra. L’Akragas continua il proprio cammino. Adesso mancano quattro partite alla fine del campionato. Nel prossimo turno i biancazzurri affronteranno in trasferta il Cus Palermo, poi la sfida all’Esseneto contro l’Enna. Campionato avvincente e ancora tutto da decidere.
La Fortitudo Moncada Agrigento regala un’altra serata di emozioni. Con una prova di grande carattere e determinazione i biancazzurri battono con merito Torino dell’ex coach Ciani e di Pepe e Guariglia.
92 a 79 il successo di Agrigento al termine di una gara combattuta davanti ad un pubblico numeroso e caloroso che sta dando un grande sostegno alla squadra di Cagnardi.
Le due squadre non si sono risparmiate e si è vista una gran bella partita, un’autentica battaglia sportiva. Torino arrivava al pala Moncada forte di un cammino nel girone dei ritorno praticamente perfetto con appena una sconfitta e con il miglior attacco del campionato. Di contro la Fortitudo con il secondo miglior attacco, e si è visto tutto.
In avvio meglio Torino – top scorer Guariglia con 23 punti - ma Agrigento, trascinata da uno strepitoso Lorenzo Ambrosin, artefice di triple strappa applausi, ha ripreso le redini del match. I “giganti” hanno fatto del ritmo l’arma principale per arginare il gioco dei piemontesi che hanno faticato a reggere l’urto offensivo.
Torino fatica contro la velocità degli agrigentini e sbaglia diversi canestri. In casa Fortitudo da rimarcare la prova di Alessandro Grande: dopo una prima parte di gara sofferta riesce ad incidere come lui sa fare insieme al capitano Albano Chiarastella il cui gioco è spesso oscuro ma davvero fondamentale nello scacchiere tattico di coach Cagnardi. Molto bene anche i due americani Francis e Marfo.
La Fortitudo Moncada si conferma squadra ammazza grandi. Nel fortino agrigentino anche Torino si deve arrendere con coach Franco Ciani, che in sala stampa ha avuto parole di elogio nei confronti della sua ex squadra e del pubblico tornato numeroso a gremire il pala Moncada. Molto soddisfatto anche il tecnico agrigentino Devis Cagnardi. Il suo gruppo continua a fare bene in chiave play off. I due punti avvicinano i biancazzurri all’obiettivo stagionale. Cagnardi ha ringraziato la squadra per l’ottimo lavoro svolto e per aver stretto i denti nel momento del bisogno. Agrigento tornerà in campo tra dieci giorni per la sfida contro Monferrato.
Il tabellino:
Moncada Energy Agrigento - Reale Mutua Basket Torino 92-79 (18-24, 51-44, 70-64)
Moncada Energy Agrigento: Marfo 16, Ambrosin 22, Traore NE, Grande 18, Costi 16, Chiarastella 2, Bellavia NE, Peterson 2, Mayer NE, Francis 16, Fernandez NE, Negri NE. All.: Devis Cagnardi.
Reale Mutua Torino: Mayfield 9, Vencato 2, Taflaj 4, Ruà NE, Schina 5, Jackson JR. 19, Poser 5, Doneda NE, Guariglia 23, Pepe 12. All. Franco Ciani.
Al 90esimo l’Akragas vede sfumare la vittoria. Il Castellammare su calcio di rigore castiga la squadra agrigentina con Caronia.
Rammarico in casa Akragas per aver mancato la vittoria che avrebbe consentito alla squadra di Terranova di continuare la serie di successi.
L’Akragas ha giocato un buon primo tempo in cui ha creato numerose occasioni da gol con Semenzin, Garufo che ha anche colpito una traversa su calcio d’angolo e poi con Caccetta è andata a rete.
Nella ripresa l’Akragas non riesce a realizzare il due a zero mentre il Castellammare è stato più determinato e propositivo. A due minuti dal termine la difesa dell’Akragas posizionata male subisce una ripartenza dei padroni di casa che ottengono il calcio di rigore. Ne consegue l’espulsione del portiere Elezaji. Al suo posto entra Sansone che non riesce ad evitare la trasformazione di Caronia.
Finisce in parità uno a uno, proprio come nella gara di andata all’Esseneto. Delusione per i tifosi dell’Akragas giunti a Castellammare. I trapanesi si confermano bestia nera dell’Akragas.
La Fortitudo Moncada Agrigento fa valere il fattore campo. Piacenza, dell’agrigentino Marco Portannese, deve arrendersi ai biancazzurri col punteggio di 101-85.
Una vittoria meritata, voluta con grande determinazione da Agrigento che ha sfoderato una gran bella prestazione. In evidenza soprattutto Lollo Ambrosin, autentico cecchino con 37 punti e 38 di valutazione. In doppia cifra anche il play Alessandro Grande (16 punti), l’americano Marfo (14) e Cosimo Costi (12).
Piacenza, nonostante l’importante assenza per infortunio dell’americano Kameron McGusty, ha confermato la propria qualità tecnica ma ha fatto i conti con una Fortitudo Moncada che - soprattutto in versione casalinga – è una squadra solida, brillante e continua.
Prima parte di sostanziale equilibrio con Agrigento spesso avanti di qualche punto ma con Piacenza brava a rintuzzare i colpi e a mettere la testa sopra. Ambrosin ha letteralmente fatto la differenza con triple strappa applausi che disorientano gli ospiti di coach Salieri.
La Fortitudo Moncada ha in mano le redini gioco fatto di ritmo ed efficacia. Marco Portannese prende per mano Piacenza con bei canestri (19 punti) ma non riuscirà a piegare Agrigento che si aggiudica il match.
Due punti in cascina ma col rammarico di non aver avuto la meglio anche nella differenza canestri. Nella gara del girone di andata Piacenza si è imposta, infatti, con uno scarto maggiore che potrebbe rivelarsi fondamentale per la sesta posizione.
Intanto, il campionato va avanti. Prossimo appuntamento il 15 marzo al pala Moncada per il recupero del match contro Torino degli ex Ciani, Pepe e Guariglia.
Il tabellino:
Moncada Energy Agrigento – UCC Assigeco Piacenza 101-85 (21-19, 31-25, 22-22, 27-19)
Moncada Energy Agrigento: Lorenzo Ambrosin 37 (5/7, 8/11), Alessandro Grande 16 (2/5, 4/9), Kevin Marfo 14 (5/8, 0/1), Cosimo Costi 12 (3/4, 1/3), Daeshon Francis 7 (3/5, 0/1), Mait Peterson 6 (3/5, 0/0), Albano Chiarastella 5 (1/2, 1/2), Matteo Negri 4 (2/2, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Thomas Fernandez 0 (0/0, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 14 - Rimbalzi: 31 6 + 25 (Kevin Marfo 9) - Assist: 24 (Alessandro Grande 6)
UCC Assigeco Piacenza: Federico Miaschi 19 (5/11, 3/8), Marco Portannese 19 (2/2, 4/5), Brady Skeens 10 (4/4, 0/0), Luca Cesana 9 (2/3, 1/6), Nemanja Gajic 8 (1/1, 2/8), Antonio jacopo Soviero 8 (4/5, 0/0), Davide Pascolo 8 (3/6, 0/0), Lorenzo Querci 2 (1/1, 0/2), Lorenzo Galmarini 2 (0/1, 0/0), Milos Joksimovic 0 (0/0, 0/0), Giorgio Franceschi 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 11 / 17 - Rimbalzi: 25 7 + 18 (Davide Pascolo 8) - Assist: 12 (Federico Miaschi, Antonio jacopo Soviero 3)
Tre punti preziosi per continuare la marcia in vetta. L’Akragas batte la Mazarese con un gol per tempo. Sul tappeto verde dell’Esseneto i biancazzurri hanno vinto con merito.
Determinanti due “senatori”, due leader del gruppo, Desiderio Garufo e Cristian Caccetta. I loro gol hanno spianato la strada all’Akragas trascinandola verso un successo importantissimo in chiave promozione.
Una buona prova dei ragazzi di Nicola Terranova che continuano il percorso di crescita dopo il periodo buio. La Mazarese ha provato a tenere testa all’Akragas giocando con determinazione ma non riuscendo mai a creare pericoli alla retroguardia agrigentina.
L’Akragas la sblocca dopo 9 minuti con una prodezza di Garufo, un vero eurogol. L’ex Trapani e Reggina infila il portiere ospite Furnari con una staffilata da fuori area.
Il primo tempo scivola via senza altre azioni degne di nota. Nella ripresa il tecnico agrigentino inserisce Barrera, Pavisich e, appunto, Caccetta. La squadra cresce nell’intensità. La Mazarese alza il baricentro con l’intento di pareggiare ma soffre le ripartenze dell’Akragas che va vicina al raddoppio con Semenzin, Mansour e Noto.
Al 73esimo il raddoppio con Caccetta ben servito da Semenzin. Il gol chiude praticamente la partita e stronca le velleità di pareggio della Mazarese.
Finisce con gli applausi del pubblico. L’Akragas sale in classifica a quota 58. Continua il duello a distanza con l’Enna, vittoriosa a Mazara (4-0) e con gli stessi punti dei “giganti”.
Sabato prossimo, in anticipo, l’Akragas è attesa dalla trasferta con il Castellammare in lotta per la salvezza.
A fine gara soddisfatto il tecnico dell’Akragas Terranova. “Una prova incoraggiante, di carattere. L’atteggiamento da un paio di gare è quello giusto, di una squadra che non vuole mollare mai e che vuole l’obiettivo che si è prefissa ad inizio di stagione. Era una partita difficile, sapevamo che la Mazarese sarebbe stata un osso duro. Abbiamo sofferto parte del secondo tempo ma siamo stati bravi a chiuderla col 2-0. Andiamo avanti. In un mese siamo passati dall’essere contestati ad essere osannati. Chiaramente il nostro pubblico è fondamentale. Con loro possiamo andare lontano. Sabato ci aspetta una gara molto difficile, dobbiamo farci trovare pronti alla sfida”.
“Ho chiesto ai ragazzi di stringere i denti per le prossime sette finali. Se continueranno a metterci impegno e sacrificio hanno le capacità per riuscire nell’intento”.
Il patron dell’Akragas, Giuseppe Deni sprona il gruppo alla vigilia della gara con la Mazarese in programma domani allo stadio Esseneto.
“Affrontiamo una squadra ben organizzata che certamente darà il massimo ma noi dobbiamo andare in campo con la determinazione e la fame agonistica di chi è consapevole dell’importanza della posta in palio”.
Giuseppe Deni ha incontrato la squadra ed ha ribadito le ambizioni del club.
“Un progetto importante – ha detto Deni – che passa ovviamente dalla vittoria del campionato. La vittoria a Favara ha dato nuova linfa e morale al gruppo. Abbiamo composto una squadra con giocatori di grande qualità e veri uomini. Loro faranno certamente la loro parte così come i nostri meravigliosi tifosi a cui mi rivolgo con la speranza di vederli sempre numerosi e calorosi. Insieme possiamo scrivere un’importante pagina di storia della nostra Akragas”.
Akragas - Mazarese si gioca dalle 15. Sarà "giornata biancazzurra". Non saranno validi abbonamenti e ingressi di favore.
“La vittoria a Favara segna una svolta. L’Akragas si mette alle spalle il momento grigio, trova la mentalità giusta e riesce a fare risultato. Adesso bisogna continuare così”.
Il vice presidente dell’Akragas Carmelo Callari dai canali mediatici del club commenta la vittoria con la Pro Favara e si proietta alla prossima gara: domenica 5 marzo allo stadio Esseneto – inizio ore 15 – i biancazzurri ospitano l’ostica Mazarese.
“Speriamo vivamente che gli appassionati di calcio agrigentini riempiano l’Esseneto. La presenza e il sostegno dei tifosi è fondamentale in questa parte finale del campionato. Ci rivolgiamo, in particolare, a coloro che finora hanno spesso preferito restare a casa e vedere il calcio in tv. E’ bene che vengano allo stadio, a soffrire ed emozionarsi insieme a noi e prenderci le soddisfazioni che finora questi splendidi ragazzi ci hanno regalato. Se siamo primi in classifica certamente non è un caso.
E’ un momento particolare, vedo che la squadra si sta allenando con grande impegno e con rinnovate motivazioni. E’ il rush finale della stagione. Dobbiamo stringerci tutti per ottenere ciò che desideriamo. E’ il momento più bello stagione e vogliamo viverlo insieme ai nostri tifosi. Vi aspettiamo allo stadio Esseneto. Confidiamo che Agrigento risponda positivamente al nostro appello”.
La vittoria con la Pro Favara riaccende l’entusiasmo in città e Carmelo Callari si dice fiducioso per il proseguo.
“I ragazzi stanno dando il massimo. Hanno saputo superare il periodo difficile facendo gruppo e aiutandosi a vicenda. Abbiamo notato caparbietà, coesione, un gruppo che ha saputo soffrire e colpire contro una squadra ben organizzata davanti ad un bel pubblico. Adesso bisogna continuare...”.
Ha saputo aspettare il proprio momento e quando il tecnico Terranova gli ha dato fiducia sin dall’inizio della partita con la Pro Favara ha risposto con una prova superlativa.
Sandro Bruno, 19 anni, agrigentino puro sangue, è tra i giovani che più quest’anno si stanno mettendo in mostra. Attaccante rapido, bravo a saltare l’uomo, smaliziato, è stato uno dei protagonisti della vittoria nel derby. Dalla sua giocata è venuto fuori il calcio di rigore che poi Desiderio Garufo ha trasformato con freddezza e maestria spiazzando il portiere.
Sandro Bruno è tra i gioiellini dell’Akragas e domenica con addosso l’amata maglia biancazzurra con tanto di numero 10 ha destato una grande impressione.
Un talento nostrano che, continuando il proprio cammino con umiltà e sacrificio, non potrà che migliorare e affinare le qualità tecniche. L’Akragas se lo coccola e oggi è consapevole dell’affidabilità. Sandro cresce di settimana in settimana. E lui si dice felice di aver contribuito alla vittoria nella delicatissima partita con la Pro Favara.
“E’ per me una grande emozione aver indossato la maglia da titolare della nostra Akragas e, peraltro, con la maglia numero 10. Non c’è gioia più grande di poter giocare nella squadra della propria città, ne sono fiero e darò sempre il massimo per portare sempre più in alto i nostri colori. Quando il mister vorrà sarò pronto a sfruttare le occasioni.
A chi dedico la vittoria? A mio padre Enzo che mi segue ovunque, è sempre con me. Ho la fortuna di avere un papà eccezionale. Altra dedica speciale per i miei stupendi compagni di squadra, mister Terranova e tutto lo staff tecnico che mi aiutano giorno per giorno a crescere”.