Foto di gruppo della Fortitudo Moncada al termine della bella vittoria con Chiusi. I biancazzurri esultano per la conquista dei play off di serie A2. Un grande risultato firmato da Devis Cagnardi e da un gruppo di lavoro che ha dimostrato professionalità, fame di vittorie e di migliorarsi settimana dopo settimana.
Merito che va attribuito anche al direttore sportivo Cristian Mayer colonna portante del club, prima da giocatore e oramai da anni dirigente capace di individuare i profili adatti alla linea della Fortitudo. Dulcis in fundo, merito alla società guidata da Gabriele Moncada già al lavoro per programmare il futuro. Con la partecipazione sempre più numerosa del pubblico, non solo agrigentino, la Fortitudo Moncada potrà continuare a regalare soddisfazioni.
Obiettivo raggiunto. Con due turni di anticipo la Fortitudo Moncada Agrigento brinda alla conquista dei play off di serie A2. I biancazzurri smentiscono gli addetti ai lavori che la scorsa estate la davano come tra le principali candidate alla retrocessione. La risposta di Agrigento è arrivata come sempre sul campo con una squadra volitiva, piena di entusiasmo.
Il sigillo è arrivato nel fortino del pala Moncada con Chiusi che si è dovuta arrendere 90 – 83. Una gara tutt’altro che facile, con gli ospiti determinati e reattivi, sempre sulla scia dei biancazzurri. Toscani in evidenza per la buona percentuale realizzativa, da due e tre punti.
In casa Fortitudo da menzionare la super partita di Mait Peterson, grande protagonista con un bottino personale di 29 punti, di cui 9 da tre punti, con 2 rimbalzi e 2 assist. E’ stata la sua migliore partita da quando indossa la canotta biancazzurra di Agrigento.
Peterson fa impazzire gli avversari ma bene anche gli altri: Ambrosin e Grande, nonostante le attente difese su di loro. Eccellente partita del capitano Chiarastella che ha tagliato il traguardo delle 325 partite con la maglia della Fortitudo.
Il pubblico, come sempre caloroso, spinge i ragazzi di Cagnardi verso una vittoria speciale che vale i play off: mancavano dal 2018. Una gran bella soddisfazione anche aver chiuso il girone Bianco con 4 vittorie su altrettante partite. La prossima gara a Nardò sarà proforma ma siamo certi che gli agrigentini faranno di tutto per portare a casa una nuova vittoria. La stagione non è ancora finita ma, intanto, alla squadra e alla società i nostri complimenti per il grande lavoro svolto con grande attenzione, dedizione, serietà e competenza. La Fortitudo Moncada Agrigento è sempre più una realtà del basket italiano.
Il tabellino:
Moncada Energy Agrigento - Umana Chiusi 90-83 (24-27, 23-19, 24-19, 19-18)
Moncada Energy Agrigento: Mait Peterson 29 (10/13, 3/6), Lorenzo Ambrosin 19 (4/5, 3/5), Alessandro Grande 14 (1/5, 4/8), Cosimo Costi 12 (2/4, 1/5), Daeshon Francis 7 (3/3, 0/2), Albano Chiarastella 6 (0/0, 2/2), Kevin Marfo 2 (1/5, 0/0), Matteo Negri 1 (0/0, 0/0), Sadio soumalia Traore 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Thomas Fernandez 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 9 / 14 - Rimbalzi: 24 5 + 19 (Albano Chiarastella 7) - Assist: 20 (Daeshon Francis, Albano Chiarastella 5)
Umana Chiusi: Uzodinma Utomi 20 (5/8, 2/7), Iris Ikangi 20 (7/8, 2/7), Davide Raucci 17 (4/4, 3/4), Davide Bozzetto 8 (1/1, 2/2), Luca Possamai 6 (3/4, 0/0), Daniel Donzelli 6 (1/2, 1/1), Riccardo Bolpin 3 (1/2, 0/2), Lorenzo Raffaelli 3 (1/2, 0/0), Matteo Martini 0 (0/1, 0/1), Giulio Candotto 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 7 / 12 - Rimbalzi: 29 4 + 25 (Davide Bozzetto 7) - Assist: 14 (Uzodinma Utomi, Riccardo Bolpin 5)
“Vedere cinquemila persone allo stadio nella partita che ha sancito la promozione in D, vedere tanti bambini e alcuni anche con le lacrime agli occhi per la gioia, mi ha fatto riflettere e giungere alla conclusione che vado avanti. In due anni abbiamo creato qualcosa di molto bello”.
Giuseppe Deni continua il progetto Akragas. Quattro giorni dopo il ritorno in quarta serie il patron biancazzurro ha convocato gli operatori dell’informazione per annunciare la decisione e, al contempo, esortare la classe politica a fare la propria parte affinché insieme si possa conseguire nuovi successi.
“In alcune circostanze avrò usato parole forti nei confronti dell’amministrazione comunale ma l’ho fatto – credetemi – soltanto nell’interesse della nostra amata squadra. Nulla di personale contro il sindaco che ho peraltro contribuito a fare eleggere. Lo stadio Esseneto ha necessità urgente di interventi strutturali. Ha bisogno, tra l’altro, delle torri faro e dei seggiolini nei vari settori, la sistemazione del tetto della tribuna coperta e dei servizi igienici. E' ora di interventi. Ora e non chissà quando. Collaboriamo tutti insieme per il bene di questa squadra.
Sto riflettendo in queste ore sull’opportunità di varare un progetto che ci veda protagonisti anche nel prossimo campionato. Vorrei vincere ancora. L’Akragas merita di alzare ancora l’asticella, ma abbiamo bisogno che tutte le componenti contribuiscano concretamente”.
Il futuro dell'Akragas è in evoluzione. I tifosi sperano che le questioni aperte si possano risolvere positivamente per non rovinare la festa iniziata domenica e concentrarsi sul prossimo campionato di serie D.
A fine gara il patron Giuseppe Deni in conferenza stampa. Grande soddisfazione per l’obiettivo centrato. Adesso la festa ma c’è da programmare il futuro. Ecco le parole di Deni.
“Avevamo preso un impegno con la città di Agrigento e riteniamo di averlo portato a termine ampiamente. E’ una grande soddisfazione. Ci tenevo ad essere ricordato per avere scritto una pagina di storia calcistica in questa città e ci sono riuscito. Ora vediamo cosa ci riserverà il futuro.
E’ stata una stagione esaltante: abbiamo avuto anche momenti di difficoltà però ci siamo ricompattati perché avevamo un gruppo meraviglioso di persone perbene, di ragazzi di qualità tecnica e alla fine abbiamo avuto ragione. Ad inizio di campionato avevamo detto che per fare un progetto importante dovevano esserci alcune componenti fondamentali: società, squadra, tifoseria ed anche l’amministrazione comunale. Purtroppo è mancata proprio quest’ultima. Mi auguro che domani sarà diverso.
Se continuerò il progetto? Sono un uomo che non molla mai. Se ci saranno le condizioni ci sarò e con un progetto ancora vincente, non voglio fare campionati di seconda linea. Se, come mi auguro, ci saranno le condizioni allestiremo una squadra per un campionato da protagonisti. Ma sarà necessario che tutte le componenti facciano la propria parte. Chiediamo la gestione dello stadio Esseneto in assoluta tranquillità. Il futuro dipende da questo aspetto che riteniamo essenziale”.
A fine partita al centro del campo una mega torta alla ricotta preparata da alcuni pasticceri di Agrigento, degustata da tifosi, squadra e dirigenti.
Ovviamente, colori biancazzurri con su scritto “Forza Akragas, grazie Giganti. Bentornata in serie D. Riscriviamo la storia”.
L’Akragas è in serie D. Festa ad Agrigento. Quasi cinquemila spettatori allo stadio Esseneto: pubblico meraviglioso che non è esagerato ritenere da serie B. Obiettivo raggiunto con grande determinazione e tenacia. I complimenti vanno alla squadra, allo staff tecnico e ad una dirigenza che – insieme al direttore sportivo Ernesto Russello - ha programmato una stagione da protagonisti componendo un organico di primo piano.
I biancazzurri hanno completato l’opera battendo il Resuttana San Lorenzo due a zero, con un gol per tempo siglati da Barrera e Garufo su rigore. L’Akragas festeggia il meritatissimo ritorno in serie D e, considerati i risultati di giornata, esultano anche i palermitani che conquistano la salvezza diretta.
Dicevamo, un pubblico davvero incredibile. La curva Sud ha trascinato la squadra con una coreografia strepitosa, tifo incessante, e non è stato da meno il sostegno della tribuna e della gradinata. Un pubblico del genere è assolutamente un lusso. Nei campionati dilettantistici quest’anno ha avuto numeri superiori solo il Catania, neopromossa in C.
Agrigento torna in serie D, una città che ha dimostrato di avere a cuore le sorti della propria squadra, di avere desiderio di calcio. Una base di partenza per poter programmare il futuro.
Al termine della partita grande festa sul terreno di gioco, tanti bambini, tante donne. Presenti, tra i tanti, il sindaco Miccichè, l’assessore comunale allo sport Ciulla, il deputato nazionale Pisano, gli ex parlamentari Sodano e Fontana. Foto con i calciatori, con l’allenatore Terranova. Squadra in trionfo. Giochi pirotecnici. I tifosi festeggiano anche all’esterno, nella fontana adiacente allo stadio. Cori, applausi, voglia di sprigionare la gioia per una stagione conclusa per come si desiderava.
L’Akragas in D è l’ennesima ciliegina sulla torta per la città di Agrigento capitale della cultura 2025.
L’entusiasmo è nuovamente quello degli anni scorsi. Tanti già da martedì in fila alla segreteria dello stadio Esseneto per acquistare i tagliandi per la partita di domenica (inizio ore 16,30) con il Resuttana Son Lorenzo. Molti anche coloro che stanno comprando i ticket on line.
La grande attesa per l’ultima gara della stagione è evidente anche tramite i social: numerosi video messaggi e foto di tifosi in possesso dei biglietti di ingresso allo stadio.
Ad Agrigento si respira una bella atmosfera attorno all’Akragas. I biancazzurri sono ad un passo dal ritorno in serie D che manca dal 2013 sotto la guida di Pino Rigoli. Dieci anni in mezzo ai quali, comunque, la squadra dei templi ha vissuto due stagioni emozionanti in quarta serie e tre fra i professionisti. Poi la fine e la rinascita nel 2018.
L’Akragas e Agrigento vogliono la serie D ma per ottenerla dovranno battere i palermitani del Resuttana San Lorenzo, squadra in lotta per provare ad evitare in extremis i play out. Una gara da non sottovalutare anche se le motivazioni sono altissime, specie in casa biancazzurra.
La squadra si sta allenando agli ordini del vice Pietro Catalano: il tecnico Nicola Terranova è influenzato. Ultimi 90 minuti di passione mentre continua la corsa all’acquisto dei biglietti. Lo stadio Esseneto presenterà ancora una volta una bellissima cornice di pubblico. Tifoseria mobilitata. Richieste di biglietti anche dalla provincia di Agrigento. Una “febbre” contagiosa. Domenica il centro della città sarà lo stadio Esseneto da dove si aspetta il boato caloroso del pubblico.
Akragas ad un passo dal ritorno in serie D. Il pari, uno a uno, ottenuto in trasferta con la Don Carlo Misilmeri è accolto con entusiasmo dal gruppo squadra e dai tifosi che ancora una volta non hanno fatto mancare il sostegno ai “giganti”.
Il consente all’Akragas di mantenere un punticino di vantaggio sull’Enna (vittoriosa con la già retrocessa Parmonval). Domenica prossima, negli ultimi 90 minuti, si decide tutto.
All’Akragas servirà vincere all’Esseneto con il Resuttana San Lorenzo.
Il pareggio è risultato giusto, al termine di una gara equilibrata. A sbloccarla è stata l’Akragas al 43esimo con Semenzin ottimamente imbeccato da Brunetti. Il pareggio dei biancorossi di Aronica in apertura di secondo tempo con l’attaccante Balistreri. Poi nessuna delle due ha voluto rischiare e la penultima di campionato finisce così.
Soddisfatto il tecnico agrigentino Nicola Terranova. “Ci prendiamo questo pareggio in attesa dell’ultima importantissima partita in casa con il Resuttana. Siamo concentrati su questo finale di stagione. Adesso aspettiamo i nostri stupendi tifosi all’Esseneto per la partita che vale la serie D. Sono certo che lo stadio domenica sarà nuovamente un colpo d’occhio e sosterrà i nostri ragazzi”.
A Misilmeri presente anche il patron Giuseppe Deni. “Siamo ad un passo dall’obiettivo che ci eravamo prefissi ad inizio di stagione. Domenica l’ultimo appuntamento davanti ai nostri tifosi, la nostra gente. Il pareggio col Misilmeri è giusto. Andiamo avanti con la massima concentrazione”.