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“L’Akragas è oggi una grande società”

Scritto da  Gen 17, 2022

“L’Akragas non è una società allo sfascio bensì di grande dignità e valore. E lo sta dimostrando con i fatti. Questo club non ha un centesimo di debito. Sfido chiunque ad affermare il contrario. L’Akragas su cinque mesi di gestione ha pagato sei stipendi, l’ultimo in anticipo rispetto alla scadenza del mese. Anche la situazione debitoria pregressa è stata pianificata. Non abbiamo debiti. Posso dire chiaro e forte che questa è una grande società”.

 

Fatti e non parole. Lo ha voluto sottolineare con orgoglio durante l’ultima conferenza stampa Giuseppe Deni l’attuale dg e, a meno di improbabili colpi di scena, nuovo prossimo presidente dell’Akragas, convocata dopo le dimissioni di Sonia Giordano.

Il progetto non cambia di una virgola, anzi, si rafforza giorno dopo giorno. “I soci che oggi hanno quote minori restano con noi ed, anzi, potrebbero rafforzare la loro presenza in società.

Riguardo l’aspetto tecnico Giuseppe Deni ha smentito che le recenti cessioni di alcuni calciatori siano state “un’operazione di forza” del gruppo che fanno capo a Deni nei confronti di Sonia Giordano.

“Nulla di più falso – ha affermato l’attuale Dg -. Alcune cessioni si sono rese necessarie per motivi disciplinari e non squisitamente tecniche”.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il direttore sportivo Giuseppe Cammarata ed il tecnico Giuseppe Anastasi che si sono soffermati sull’aspetto tecnico. Quest’ultimo ha tenuto a rimarcare che “sono andati via giocatori che avevano idee diverse rispetto alle nostre ma tecnicamente non si discutono. Andiamo avanti uniti, guardando al bene dell’Akragas non dimenticando che abbiamo il miglior attacco. Se qualche altro calciatore arriverà sarà solo per migliorare una squadra già forte”.   

“L’obiettivo dell’Akragas – ha detto il ds Cammarata - è alzare l’asticella dal punto di vista tecnico. Non prenderemo sicuramente giocatori per fare numero. Non ne abbiamo bisogno perché abbiamo già una squadra di valore ed i risultati lo dimostrano. Guardiamo all’estero semplicemente perché i profili che cerchiamo devono essere importanti. Li proveremo ed eventualmente tessereremo. Non ci baseremo sicuramente sui video, vogliamo vederli sul campo”.

 

 

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