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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

Mi corre l’obbligo morale, nei confronti della città, di fare chiarezza in ordine alle recenti dichiarazioni dell’assessore allo Sport del Comune di Agrigento Giovanni Amico sulla carenza di documentazione, circostanza, che gli avrebbe impedito di far decollare la trattativa con il gruppo imprenditoriale romano “interessato” all’Akragas. Voglio innanzitutto premettere che non è mia intenzione alimentare nessuna polemica, tantomeno con Giovanni Amico con il quale mi lega un profondo e sincero sentimento di amicizia e stima, e al quale va tutta la mia gratitudine per essere da sempre stato attento alle problematiche di questa società e sempre disponibile, e presente in prima persona, nel corso di questi anni. Con l’assessore Amico, durante le festività natalizie, ci sono state delle interlocuzioni, durante le quali, viste le mie grida d’allarme, si è reso disponibile a riprendere e ad intavolare delle trattative con un gruppo imprenditoriale romano che si era detto potenzialmente interessato all’Akragas.

Nei primi giorni di gennaio, gli uffici amministrativi, hanno iniziato ad inoltrare, per il tramite dell’assessore Amico, la documentazione ufficiale che, lo scorso 22 novembre 2016, in occasione delle verifiche periodiche disposte dalla CO.VI.SO.C. (Commissione Vigilanza Società Calcistiche) era stata depositata presso il suddetto Organo Federale ovvero, il bilancio al 30 settembre 2016, il prospetto per la determinazione del rapporto RI (Ricavi-Indebitamento) e il prospetto per la determinazione degli indicatori di Fair Play Finanziario utile al calcolo: dell’indicatore di liquidità, dell’indicatore di indebitamento riferito all’esercizio in corso (1° semestre 2016) comparato con i dati risultanti dagli ultimi 3 bilanci approvati (2013-2014-2015) e dell’indicatore del costo del lavoro allargato. Successivamente, l’assessore Amico, fece sapere, che il rappresentante del gruppo romano, che stava valutando la documentazione, avrebbe avanzato ulteriori richieste di approfondimento abbastanza impegnative da ultimo l’aggiornamento del bilancio sino alla chiusura dell’esercizio, oltre ad esaustivi chiarimenti in ordine alle voci più rappresentative e ad una dettagliata elencazione dei contratti passivi in essere riferiti  a calciatori e staff tecnico. Come atto di prontezza si è proceduto ad inviare il dettaglio mensile dei contratti con i tesserati, come risultante dal deposito in Lega, unitamente allo sviluppo del costo del lavoro complessivo (tesserati e personale dipendente) comprensivo degli oneri sociali e dei costi delle retribuzioni differite.

Purtroppo, se non ci sono stati i tempi a disposizione per attuare le operazioni di due diligence che tipicamente ricorrono in occasione di acquisizioni societarie, non è colpa di nessuno. Ci tengo a ribadire e a sottolineare, a costo di apparire ridondante, che la società ha messo a disposizione tutta la documentazione ufficiale che ad oggi sussiste perché depositata presso gli organi federali, e si è unicamente astenuta dall’offrire in comunicazione, situazioni contabili di periodo provvisorie, suscettibili di potenziali oscillazioni delle voci di bilancio in formazione, che, come è ovvio, qualsiasi società compie nei primi mesi dell’anno successivo. Se quindi la trattativa non è mai decollata allora il motivo, magari, deve ricondursi al fatto che, l’interessamento del gruppo imprenditoriale romano, sia sempre rimasto un interessamento in astratto, atteso che, dopo aver visionato la documentazione ufficiale, offerta in comunicazione (sebbene riferita al 30 settembre 2016 e precedenti) non c’è mai stata una richiesta di contatto nemmeno telefonica.

 

Ricordo a tutti che due anni addietro quando è andata in porto la trattativa con Marcello Giavarini, il suo rappresentante Peppino Tirri, è stato personalmente presente nel club visionando documenti, riportando informazioni all’investitore, dimostrando così l’interessamento in concreto che ha poi portato, in breve termine, all’acquisizione del pacchetto azionario di maggioranza e che inoltre si è svolto tutto nel mese di maggio/giugno quando già i bilanci erano stati depositati. Penso comunque che questo non sia il momento adatto a polemizzare o accusare, ma bisognerebbe stare uniti per potere risolvere, se possibile, il momento drammatico che sta attraversando questa società ed attivarsi per uscirne nel migliore modo possibile. 

Cosa sarà adesso dell’Akragas? Tifosi ed appassionati in queste ore si chiedono cosa sarà della loro squadra del cuore. Riduzione drastica del budget significa essenzialmente cessioni dei giocatori. Ad oggi, a meno di sviluppi che sembrano improbabili, l’attuale organico potrebbe perdere altri pezzi: Gomez, Zanini, Carillo, Pane, Longo e Sepe sono in queste ore monitorati da diversi club. Potrebbero essere ceduti e sostituiti da giovani che, come abbiamo già avuto modo di scrivere nei giorni scorsi, arriverebbero in prestito ed a costo zero per l’Akragas.  Non è escluso che arrivino anche da fuori Italia, considerate le conoscenze estere di Peppino Tirri.

In questo modo l’Akragas concluderebbe il campionato. Tramite i social i tifosi biancazzurri chiedono conto e ragione delle ultime due stagioni. Di chi sono le responsabilità? L’assessore allo sport Giovanni Amico ha fatto sapere che alla cordata romana è stata trasmessa parte della documentazione necessaria per verificare lo stato di salute del club e che, comprensibilmente, al momento la trattiva non potrebbe approfondirsi ed eventualmente concludersi. In merito si attende l’eventuale replica del presidente Silvio Alessi per fare chiarezza sulla  vicenda.

 

La delicata questione societaria dell’Akragas sta facendo passare in secondo piano il campionato. La squadra oggi ha sostenuto il terzo allenamento settimanale. Sabato prossimo allo stadio Esseneto arriva il Fondi degli ex Daniele Marino e Pippo Tiscione. Non hanno preso parte all’allenamento e svolto lavoro personalizzato gli attaccanti Cocuzza, Longo, Salvemini e il difensore Carillo. 

E’ uno dei momenti più bui degli ultimi cinque anni di storia dell’Akragas. Il club biancazzurro si appresta a smobilitare a causa di una crisi societaria che non trova sbocchi positivi. Agrigento rischia di perdere sul campo la Lega Pro dopo appena due anni dalla promozione attesa oltre trent’anni. 

Ecco il comunicato stampa del presidente Silvio Alessi.

Con riferimento alle note problematiche societarie, verificatesi negli ultimi mesi in seno alla società Akragas Città dei Templi, il presidente del Consiglio d’Amministrazione Silvio Alessi dichiara: “Ho cercato di fare quanto nelle mie possibilità per risolvere positivamente le problematiche venutesi a creare dopo il disimpegno del presidente Marcello Giavarini dovute a motivazioni giustificate da me condivise.

Ribadisco ancora una volta la mia gratitudine nei suoi confronti e il mio ringraziamento per quanto fatto in questi due anni e per essermi stato accanto fino ad oggi. Avevo più volte lanciato un grido d’allarme e detto chiaramente che da solo non sarei riuscito a portare a compimento l’attuale campionato, essendo l’impegno molto oneroso, al quale non avrei potuto fare fronte senza un aiuto economico. Tra l’altro ricordo a tutti i grandi sacrifici, non solo economici, profusi in questi cinque anni di mia presidenza con tante soddisfazioni per i tifosi e per la città di Agrigento. Ho più volte invitato chi ha a cuore le sorti di questa squadra a farsi avanti e mi riferisco all’imprenditoria locale, alla politica, ai tifosi, etc., perché eravamo di fronte ad un malato grave, metaforicamente parlando, che aveva bisogno, oltre all’affetto, anche di medicine per guarire.

In questo periodo si è parlato tanto di diverse cordate interessate ad acquisire in toto, o in parte, le azioni societarie. Si è discusso molto sui giornali e sui social network di mediatori a cui erano a cuore le sorti dell’Akragas, e noi con grande disponibilità abbiamo messo a disposizione i libri contabili, e quant’altro richiesto, al fine di poterli mettere nelle condizioni di valutare attentamente la situazione contabile. Con altri abbiamo solamente discusso e dimostrato, con carte alla mano, che questa è una società sana, con pochissimi debiti, in regola con i pagamenti di stipendi, contributi e tasse fino ad oggi. Ho anche dato ai nostri interlocutori un tempo massimo per ricevere quanto meno una disponibilità a dichiarare un serio interesse e, quindi, a concretizzare con i tempi necessari l’acquisizione di eventuali pacchetti azionari.

Ad oggi constato con grande dispiacere che i miei accorati appelli sono rimasti senza esito e che nessuno, ribadisco nessuno, si è fatto avanti per, quanto meno, iniziare una seria trattativa. Ho provveduto nei giorni scorsi a riunire l’assemblea dei soci e ho fatto presente, per l’ennesima volta, la drammatica situazione nella quale versa la società. Ed essendo mio dovere, in qualità di presidente del Consiglio d’Amministrazione, salvaguardare gli interessi societari, ho esposto loro che in assenza di nuovi e seri sviluppi avremmo adottato le misure necessarie volte a salvaguardare il bene societario.

Tutti i soci, sia di maggioranza che di minoranza, all’unanimità, hanno deliberato di dare mandato al Cda di ridurre drasticamente il budget e quindi di permettere la conclusione del campionato in corso, con le risorse a disposizione. Poiché, come ho sempre detto, non sarò sicuramente io il presidente che farà scomparire l’Akragas, comunico a tutti che ho già dato incarico all’Amministratore delegato, Peppino Tirri,  affinché da domani si attivi immediatamente per ridurre al minimo il budget intervenendo sul mercato in uscita e sulla gestione amministrativa della società. Sicuramente un atto doloroso, ma indispensabile affinché non muoia ancora una volta il calcio ad Agrigento.

 

La mia speranza è che nel prossimo futuro qualcuno possa prendersi a cuore le sorti dell’Akragas e rilanciarla per come questo grande blasone merita. Io personalmente sarò a disposizione per essere affianco di chi concretamente, e senza indugio, voglia investire per il bene di questi colori. Voglio rassicurare tutti i tifosi e gli addetti ai lavori che saremo vigili e attenti nel verificare tutte le possibili soluzioni, e metteremo in atto tutto quanto necessario per una soluzione definitiva del problema, affinché questa società possa avere un futuro migliore. E per questo continueremo a lavorare senza sosta con l’impegno e l’amore profuso fino ad oggi".    

A Catanzaro ritengono l’operazione in dirittura d’arrivo. Tra oggi e domani Guido Gomez potrebbe giungere nella città calabra per la firma del contratto, pare un biennale. L’attaccante, in gol sabato scorso nella gara persa dall’Akragas con la Reggina, quindi in uscita dal club biancazzurro? Parrebbe di si.

Gomez sarebbe uno dei quattro obiettivi richiesti dal tecnico Zavettieri per rinforzare il Catanzaro. Zavettieri conosce bene Gomez per averlo allenato già lo scorso anno a Castellammare di Stabia e conta sul suo apporto per condurre i giallorossi in salvo.

Se dovesse lasciare l’Akragas sarebbe un’ulteriore grave perdita per il tecnico Raffaele Di Napoli. In mancanza di adeguati rinforzi l’obiettivo salvezza si allontana sempre più.

Ferguson si rivela il protagonista assoluto siglando il canestro più importante della serata, quello che vale il successo. La Fortitudo Moncada Agrigento interrompe la serie positiva. La lunga cavalcata, durata sette domeniche, si è interrotta in casa ad opera della capolista Biella. Di un punto la vittoria dei piemontesi, 84 a 83. Biella ha sempre costretto la squadra di Franco Ciani ad inseguire ma in casa Agrigento resta il rammarico per non essere riusciti a compiere un’impresa che sembrava compiuta.

Nell’ultimo quarto la Fortitudo Moncada è andata vicina al colpaccio recuperando dodici punti ma ha dovuto inchinarsi a Biella che ha confermato d’essere squadra di valore. Ferguson è stato un terminale molto pericoloso e concreto e a fil di sirena è riuscito a mettere dentro il canestro decisivo da tre punti. Agrigento era avanti 83 a 81. Ferguson ha spento i sogni di gloria. Per lui lo score dice 22 punti seguito da Hall con 17 e dall’ex Udom con 15.

Nelle fila della Fortitudo Moncada Agrigento il miglior realizzatore è stato Buford con 17 centri, Bucci e Chiarastella con 11.

La sconfitta frena il cammino della Fortitudo Moncada Agrigento ma sicuramente non fa venire meno le motivazioni ed aspirazioni di un gruppo consapevole della propria forza e delle proprie possibilità. Agrigento vuol essere protagonista fino in fondo. Il campionato è ancora lungo. 

Prossimo impegno per la Fortitudo Moncada domenica prossima a Latina.

 

Fortitudo Moncada Agrigento - Angelico Biella 83-84 (18-25; 38-51; 59-71)

 

Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 11 (3/6, 1/3, 2/2 tl), Buford 17 (4/6, 1/1, 6/8 tl), Cuffaro ne, Zugno 6 (2/2 da tre), Evangelisti 8 (3/4, 0/6, 2/2 tl), Ferraro 7 (2/2, 1/3, 0/2 tl), M. Tartaglia ne, Chiarastella 11 (4/6, 1/2, 0/2 tl), De Laurentiis 8 (2/2, 1/3, 1/2 tl), Piazza 8 (1/1, 0/2, 6/6 tl), Bell-Holter 7 (3/6, 1/1 tl). All. Franco Ciani

 

 

Angelico Biella: Ferguson 22 (7/14, 2/5, 2/2 tl), Hall 17 (3/6, 3/9, 2/2 tl), Massone ne, Venuto 5 (1/1, 1/3), Pollone 10 (2/2, 2/3), De Vico 7 (1/2, 1/5, 2/2 tl), Udom 15 (5/8, 1/3, 2/4 tl), Wheatle 2 (1/4), Rattalino ne, Tessitori 6 (2/8, 2/2 tl), Pasqualini ne. All. Michele Carrea

 

 

Al termine della gara del “Granillo” il tecnico dell’Akragas, Raffaele Di Napoli, analizza la prestazione della sua squadra.

“Non era semplice giocare una partita di notevole importanza contro una squadra blasonata come la Reggina. I ragazzi ce l’hanno messa tutta, stanno cercando di fare quello che gli chiedo. Sono convinto che con questo spirito daremo battaglia a tante squadre.

Gomez da un paio di mesi sta combattendo con dei fastidi ai tendini. E’ andato avanti con delle infiltrazioni, sottoponendosi a cure particolari e a lavori differenziati. Alla ripresa della preparazione ha avuto anche un riacutizzarsi del problema al ginocchio che lo ha portato ad avere un principio di pubalgia. Lo stiamo curando e lo stiamo gestendo nel migliore dei modi perché è un giocatore importante per noi. Oggi è partito dalla panchina perché ho pensato che dall’inizio i ritmi sarebbero stati troppo alti e se l’avessi messo a partita in corso avrebbe potuto fare la differenza.

La Reggina ha giocatori importanti in attacco, come Coralli e De Francesco, due calciatori che conosco bene per averli allenati ad Empoli e ad Ischia. Noi siamo una squadra giovane, il nostro giocatore più “anziano” è Thiago che, nel primo gol ha commesso un’ingenuità, ma può capitare. La Reggina ha raccolto il massimo, ma noi abbiamo fatto una buona gara. L’Akragas ha concesso il primo tempo agli avversari. Dopo i due errori, che sono stati costati due gol, siamo andati un pò in bambola. Poi con Zanini abbiamo avuto anche la palla per riaprire la partita, già nel primo tempo. Ci tengo a sottolineare che i ragazzi continuano a lavorare e ad onorare la maglia che indossano”. 

 



Ripresa del campionato amara per l’Akragas. I biancazzurri lasciano il “Granillo” con una sconfitta che li fa piombare nella zona play out. Non è bastato il solito cuore. La Reggina ha vinto grazie alle due reti siglate nei primi 18 minuti di gioco: marcature che hanno praticamente smontato l’Akragas.

I padroni di casa hanno sbloccato il match dopo tre minuti. Approfittano del grave errore in difesa di Thiago Cazè: Coralli serve un pallone d’oro a Porcino che senza problemi fa fuori il portiere Addario appoggiando il pallone in rete.

Al 18esimo la Reggina raddoppia con un colpo di testa di Coralli.

Al 34esimo occasione gol per l’Akragas. Cochis serve una gran palla a Zanini che a tu per tu con Sala si fa neutralizzare il tiro dal portiere reggino.

Nel secondo tempo Di Napoli inserisce il difensore Riggio per Thiago Cazè e l’attaccante Gomez per Coppola.

Al 63esimo l’Akragas accorcia il distacco sfruttando bene un calcio di punizione. Autore del gol del 2 a 1 l’attaccante Gomez. Da lì in poi la partita si innervosisce e non si registrano altre particolari emozioni. Finisce con la vittoria della Reggina e l’Akragas costretta alla resa.

 

Per gli amaranto è la quarta vittoria stagionale che le consente di scavalcare in classifica proprio l’Akragas che resta a quota 20. Adesso l’attenzione è rivolta al futuro societario. Dall’ingresso di nuovi soci dipendono le speranze di conservare la Lega Pro. Nel caso in cui entro lunedì prossimo non dovesse farsi avanti concretamente nessuno si profilerebbe un ulteriore ridimensionamento dell’organico con la cessione di altri giocatori. Hanno richieste, ad esempio, Zanini, Gomez, Pane e Carillo. In sostituzione arriverebbero giocatori in prestito gratuito, a costo zero per l’Akragas. Ma si attenderebbe eventualmente l’ultimo giorno di mercato per rimpinguare l’organico. Così si eviterebbe il fallimento ma, probabilmente, non la retrocessione in serie D. 

I veri tifosi non mollano mai. I veri tifosi sono quelli che seguono la squadra a prescindere dalla categoria, dai risultati e dalla posizione in classifica. I veri tifosi sono quelli che sostengono la squadra anche quando la situazione societaria non desti tranquillità.  

Eccoli nella foto alcuni dei venti tifosi che oggi hanno sostenuto l’Akragas allo stadio “Granillo” d Reggio Calabria, dimostrando grande attaccamento ai colori biancazzurri.

 

In un momento particolarmente delicato per il club hanno voluto far sentire il loro calore alla squadra, incitando per tutta la gara. Loro al “Granillo” hanno sicuramente vinto. Adesso la speranza è che sappia vincere anche la società evitando la retrocessione in serie D. Perdere quella terza serie riconquistata dopo oltre un trentennio rappresenterebbe un duro colpo.

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